Il rebranding è la possibilità per un brand di evolversi e cambiare
Ogni azienda appena aperta ha la propria brand identity che comprende il logo, l’immagine e così via. Ma andando avanti, come per la maggior parte delle cose di questo mondo, anche il nostro brand ha bisogno di evolversi e cambiare.
Per fare un esempio banale, ma quotidiano, anche le e-mail personali hanno bisogno di un cambiamento. Infatti, ti sarà successo, o ne avrei sentito parlare, sono molte le persone che andando avanti hanno il bisogno di cambiare la propria mail. Ad esempio, molti giovani adulti, quando hanno creato le loro email, da ragazzi, hanno utilizzato nomi che per loro erano fuori dal normale. Ad oggi se ne vergognano, decidendo così di cambiare l’indirizzo mail.
Anche per i brand avviene la stessa identica cosa. È inevitabile, che col passare del tempo, qualcosa della loro identità debba cambiare. E quindi la coerenza che deve esistere in ogni parte della nostra attività viene a mancare.
Questo processo di cambiamento viene definito rebranding. Vediamo insieme che cos’è.
Definizione di Rebranding
Si definisce rebranding: “il cambiamento strategico dell’identità di un negozio, di un prodotto, di un marchio, porta al rinnovamento del nome, logo, brand identity o strategia di comunicazione di un’azienda, in modo da rinfrescare la sua immagine o modificare il posizionamento sul mercato il valore percepito. Il tutto rimanendo sempre coerente con la propria identità”
Questa trasformazione consente al brand di adattarsi ai nuovi scenari competitivi o al cambiamento del contesto, in modo da rinnovare anche il suo pubblico (Target). Questo non vuol dire che il nostro brand si è sbagliato, ma che ha bisogno di adattarsi a delle nuove sesigen. Un esempio è il cambiamento nel mondo del marketing. Se prima ci si basava solo sul passaparola, ad oggi non è più una garanzia, ma è diventato un “accessorio” nelle strategie di marketing, che si basano principalmente sull’online.
Sei tipologie diverse
Sono identificate sei tipologie diverse di rebranding che si basano sul numero di cambiamenti e sul tipo di cambiamento.
- Totale: se il cambiamento modifica più elementi caratteristici del marchio parentesi logo, mission, nome, posizionamento sul mercato, strategie di marketing)
- Parziale: se il cambiamento riguarda solo alcuni elementi specifici (ad esempio la pallet colori)
- Evolutivo: se il cambiamento è qualcosa di non alta percettibilità effettuato sulla elementi grafici (carattere tipografico o colori del brand)
- Rivoluzionario: se il cambiamento è radicale, che trasforma la value proposition e il posizionamento del marchio sul mercato
- Proattivo: se il cambiamento avviene da parte dell’azienda, col fine di migliorare la propria identità, per raggiungere nuovi mercati o seguire l’evoluzione di un business model
- Reattivo: se il cambiamento avviene a seguito di eventi specifici (ad esempio acquisizione aziendale, danneggiamento della reputazione del brand)
Nei prossimi articoli vedremo “perché e quando fare il rebranding” e come fare il rebranding”.
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